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Breve intervista a cura di Valeria Pardini – tono metallico standard –
Valeria: Ciao Leonardo, mi racconti brevemente il tuo percorso? Leonardo: Non esiste un percorso specifico per descrivere ciò che sono, ciò che sono oggi è la conseguenza diretta di quello che sono stato ieri, e ieri non sono stato esclusivamente un artista (o presunto tale).
L’arte è? Arte è il bagliore che nel buio guida il filosofo alla ricerca dell’assioma; Arte fa il matematico quando, nella ricerca del vero, dimostra per assurdo; Arte è il momento in cui il primate vede nel bastone uno strumento; Bastone sarebbe il bastone per il primate se non ci fosse l’Arte.
Le tue opere hanno una forte base filosofica, che importanza ha per te la filosofia? Senza filosofia si finisce per vivere esclusivamente nel passato.
Piccole provocazioni… secondo te oggi la bravura degli artisti si misura in base alle quotazioni? La bravura dell’artista si misura nell’emozione che provoca nell’osservatore, se lo fa piangere – per gioia o dolore che sia – siamo davanti ad un grande artista
Adesso si dice che Artisti si diventa, secondo te si può imparare ad essere artisti? Si può diventare bravissimi artigiani, per essere Artisti bisogna imparare ad essere grandi artigiani e poi dimenticarsi di esserlo.
Chi è il critico d’arte? Non so chi è, ma so cosa dovrebbe essere, ovvero una persona che padroneggia la filosofia.
Dove sta andando la cultura artistica nel nostro paese? La cultura nel nostro paese è ferma alla frontiera che cerca di espatriare… ma avrei anche potuto rispondere “a puttane”.
Adesso un po’ di leggerezza, giochiamo un po’. Quale opera del passato avresti voluto fosse una tua creazione? Guernica di Picasso.
Alcuni artisti che ami? Amo particolarmente le avanguardie artistiche del novecento.
La mostra impossibile, se tu potessi scegliere dove vorresti esporre? Direi che il Guggenheim di NYC potrebbe essere un buon traguardo.
L’ultima domanda d’obbligo progetti per il futuro? Il mio futuro è produrre opere degne di essere chiamate tali.